Titolo: Porgi l'altra guancia
Regista: Franco Rossi
Attori principali: Bud Spencer, Jean-Pierre Aumont, Terence Hill, Lorenzo Piani, Jacques Herlin, Robert Loggia,
Genere: commedia
Durata: 95 minuti
Regista: Franco Rossi
Attori principali: Bud Spencer, Jean-Pierre Aumont, Terence Hill, Lorenzo Piani, Jacques Herlin, Robert Loggia,
Genere: commedia
Durata: 95 minuti
Anno del Signore 1890. Padre Pedro (Bud Spencer) e Padre G. (Terence Hill) sono missionari in una comunità di indigeni che vive in un'isola dell'America Centrale. I loro valori di uguaglianza non sono benvisti né dal governatore locale, il marchese Gonzaga, né dalle alte sfere della chiesa locale, più vicina alla politica di sfruttamento degli abitanti attuata proprio dal marchese. Se poi i due preti passano anche ai fatti, scoppia una vera e propria rivoluzione che il marchese deve sedare chiedendo ed ottenendo dal vescovo che padre Pedro e Padre G. siano trasferiti in un'altra missione sotto il suo diretto controllo. Naturalmente tutto ciò non è accettato di buon grado dai due missionari, che alla prima occasione liberano 3 prigionieri condannati a morte per tentata rivoluzione e scappano a bordo della loro nuova barca a vapore (l'altra è stata bruciata da Gonzaga per vendicarsi di un affronto subito). Mentre stanno tornando a casa, Padre G. rivela che, anni fa, era un carcerato che rubò la tonaca di prete a Padre Crementino, che aveva conosciuto in prigione. Padre Pedro, infuriato, lo lancia fuori dalla nave e Padre G. lascia il suo "indirizzo" dentro una bottiglia di champagne rubato a Gonzaga.
Quando tornò alla missione, Padre Pedro trovò dei nuovi missionari, e un uomo del vescovo che gli ordinò di rimpatriare, perché in quella missione si praticavano magie e c'erano idoli pagani, e perché in quella missione vigeva la legge dell'eguaglianza, e tutto era di tutti, come in un insegnamento del Vangelo. Allora Padre Pedro decise di andare a trovare Padre G. , che intanto aveva fondato una nuova comunità di persone che vivevano sugli alberi. Padre G. , insieme alla sua comunità, andò all'Anniversario dello sbarco dei conquistadores. Padre Pedro disse che non voleva andarci, ma segretamente andò tra la folla che attendeva la parata, a cui avrebbe partecipato anche il vescovo. La folla e soprattutto Padre Pedro, però, notò che il vescovo stava facendo un discorso imprevisto, in cui diceva che tutto quello che era di Gonzaga, era di tutti. Padre G. , intanto, stava minacciando il vescovo con una pistola per fargli dire che tutte le persone nella comunità avevano gli stessi diritti. Subito dopo, la folla assaltò i magazzini di Gonzaga, che ordinò che Padre G. fosse impiccato.
Ma Padre Pedro, all'ultimo minuto, fece accendere dei fuochi d'artificio che provocarono della nebbia a causa della combustione. Intanto si scatena una rissa che, come al solito, viene vinta da Padre Pedro e da Padre G. , che si danno alla fuga. La storia finisce con Padre Pedro che ruba una tonaca da prete a un missionario e si aggiunge alla comunità formata da Padre G. e i 40 negri che erano scappati dalle piantagioni di Gonzaga. Alla fine viene mostrata la seguente scritta: "Ancora oggi, da quelle parti si racconta di una comunità dell'albero, una comunità libera e indipendente, dove tutti vivevano d'amore e d'accordo... meno naturalmente Padre Pedro e Padre G."
Quando tornò alla missione, Padre Pedro trovò dei nuovi missionari, e un uomo del vescovo che gli ordinò di rimpatriare, perché in quella missione si praticavano magie e c'erano idoli pagani, e perché in quella missione vigeva la legge dell'eguaglianza, e tutto era di tutti, come in un insegnamento del Vangelo. Allora Padre Pedro decise di andare a trovare Padre G. , che intanto aveva fondato una nuova comunità di persone che vivevano sugli alberi. Padre G. , insieme alla sua comunità, andò all'Anniversario dello sbarco dei conquistadores. Padre Pedro disse che non voleva andarci, ma segretamente andò tra la folla che attendeva la parata, a cui avrebbe partecipato anche il vescovo. La folla e soprattutto Padre Pedro, però, notò che il vescovo stava facendo un discorso imprevisto, in cui diceva che tutto quello che era di Gonzaga, era di tutti. Padre G. , intanto, stava minacciando il vescovo con una pistola per fargli dire che tutte le persone nella comunità avevano gli stessi diritti. Subito dopo, la folla assaltò i magazzini di Gonzaga, che ordinò che Padre G. fosse impiccato.
Ma Padre Pedro, all'ultimo minuto, fece accendere dei fuochi d'artificio che provocarono della nebbia a causa della combustione. Intanto si scatena una rissa che, come al solito, viene vinta da Padre Pedro e da Padre G. , che si danno alla fuga. La storia finisce con Padre Pedro che ruba una tonaca da prete a un missionario e si aggiunge alla comunità formata da Padre G. e i 40 negri che erano scappati dalle piantagioni di Gonzaga. Alla fine viene mostrata la seguente scritta: "Ancora oggi, da quelle parti si racconta di una comunità dell'albero, una comunità libera e indipendente, dove tutti vivevano d'amore e d'accordo... meno naturalmente Padre Pedro e Padre G."
Nessun commento:
Posta un commento