mercoledì 6 febbraio 2013

Operazione San Gennaro - Film in streaming

Titolo: Operazione San Gennaro
Regista: Dino Risi
Attori principali: Nino Manfredi, Mario Adorf, Harry Guardino, Totò, Senta Berger, Pinuccio Ardia, Dante Maggio, Vittoria Crispo, Enzo Cannavale, Claudine Auger, Ugo Fangareggi, Solvi Stubing, Ralph Wolter, Pippo Baudo, Giacomo Rizzo,
Genere: commedia
Durata: 104 minuti

Jack, Maggie e Frank sono tre ladri statunitensi, giunti a Napoli per compiere un grosso colpo. Chiedono aiuto a una vecchia gloria nel campo dei furti, Don Vincenzo detto Il Fenomeno. Questi, però, è in galera (sebbene goda di una grande autorità tra gli altri detenuti e tra i secondini) e consiglia ai tre di rivolgersi ad Armandino Girasole, detto Dudù. Questi è a capo di una sgangherata banda composta da Sciascillo (suo assistente), il "Barone" (un uomo con il cuore a destra), Agonia il guidatore di un catafalco e il "Capitano" (tecnico della squadra dopo la morte di Frank). Inizialmente Jack non informa Dudù delle sue reali intenzioni (rubare il Tesoro di San Gennaro), ma gli chiede soltanto un aiuto per realizzare un grosso colpo. Il primo tentativo fallisce miseramente sul nascere poiché Dudù, invitato a una festa di matrimonio, finisce per trattenervisi per ore insieme a tutta la banda, che perde addirittura Frank, giacché questi, che già aveva dato prova di non saper resistere alle tentazioni della gastronomia partenopea, dopo aver consumato una grande quantità di molluschi, muore per indigestione. Con la morte di Frank, Jack è costretto ad informare Dudù del suo piano: impadronirsi del leggendario tesoro di San Gennaro, che frutterebbe 30 miliardi di lire. Dudù e la sua banda tentennano davanti a una proposta che non solo è difficile da attuare, ma che gli appare inesorabilmente sacrilega. Decidono così di chiedere "il permesso" al Santo e interpretano alcuni segni del cielo (un raggio di sole che illumina, in una giornata di pioggia, la statua del santo) come un assenso da parte del patrono di Napoli. Tuttavia le intenzioni di Dudù sono sublimate dal suo desiderio di tenere tutto il tesoro, venderlo e poi usarne una parte per portare benefici a Napoli. Dopo aver accettato l'offerta di Jack, Dudù propone all'americano di effettuare il colpo durante la serata finale del Festival di Napoli, per poter approfittare così di una città semideserta e distratta per l'attesissima manifestazione canora. Alla data stabilita la banda si rimette in azione. Agonia e il "Capitano", nelle fogne, si aprono un varco con un laser ma, per via della soffiata di un uomo con il braccio ingessato (che si vendica per essere stato escluso dal colpo), la polizia si trova sulla zona dell'esplosione. I due escono con gli attrezzi e si fanno arrestare. Dudù, Jack e Maggie, invece, dopo aver oltrepassato un muro e dei fili elettrici, si ritrovano bloccati in una cripta e, preparandosi al peggio, Jack dice: "Questo muro non si distrugge neanche con la dinamite!" ma, toccandolo, si accorgono che è una porta. Entrano e trovano Sciascillo, che spiega loro come il custode si sia dimenticato la porta aperta. Riescono a impossessarsi del tesoro, ma poco dopo Jack e Maggie traggono in inganno Dudù e fuggono con il bottino. La donna, a sua volta, per non dover spartire il bottino, tradisce Jack. Quindi, a questo punto, il tesoro si pensa che sia andato perduto. Convinti che ormai non ci sia più niente da fare, Dudù e Sciascillo assistono al recupero dell'auto dalle acque del porto, ma poco dopo vengono a sapere da Concettina, la fidanzata di Dudù, che solo Jack è rimasto ucciso, mentre Maggie non è morta e sta anzi per partire dall'aeroporto di Capodichino alla volta degli Stati Uniti d'America. Con una folle corsa in auto fra i vicoli di Napoli, Dudù raggiunge l'aeroporto appena prima che l'aereo parta e riesce a strappare il tesoro dalle mani di Maggie; ma nulla può contro la sua bigotta madre adottiva, Mamma Assunta, infuriata con lui per il furto sacrilego, che coinvolge addirittura l'arcivescovo di Napoli. Sarà quest'ultimo infatti a prelevare personalmente Dudù dall'aeroporto e a condurlo con la sua auto di rappresentanza in mezzo alla folla in festa che porta in processione la statua di San Gennaro. Dudù tenta all'ultimo momento di sottrarsi con la borsa contenente il bottino ma, stretto dalla folla e scambiato da tutti come l'eroico salvatore del tesoro rubato, non può far altro che restituirlo alla città e al Santo.

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