mercoledì 23 gennaio 2013

Milano calibro 9 - Film in streaming

Titolo: Milano calibro 9
Regista: Fernando Di Leo
Attori principali: Mario Adorf, Philippe Leroy, Barbara Bouchet, Frank Wolff, Lionel Stander, Gastone Moschin, Ivo Garrani, Fernando Cerulli, Luigi Pistilli, Gastone Pescucci, Ettore Geri, Sergio Serafini, Mario Novelli, Ernesto Colli, Empedocle Buzzanca, Rossella Bergamonti, Giorgio Trestini, Mauro Vestri, Omero Capanna, Fortunato Cecilia,
Genere: poliziesco
Durata: 101 minuti

1969 - Pasquale Tallarico sorveglia, insieme al compare Rocco Musco, un trasporto di valuta clandestina in dollari, che viene trasportata per Milano da alcuni corrieri, giungendo, dopo un percorso in metropolitana, in piazza del Duomo ma, durante gli scambi, qualcosa va storto ed i soldi spariscono; allo scopo di ritrovarli vengono prima barbaramente ma inutilmente "interrogati" i corrieri da Pasquale e da Rocco, due killer estremamente violenti, che, non avendo ottenuto risposte, li fanno saltare in aria in una grotta uccidendoli.

Tre anni dopo, Ugo Piazza, uno dei corrieri all'epoca sfuggito alla vendetta, poiché nel frattempo arrestato per rapina, viene rilasciato dal carcere di San Vittore, per buona condotta ed amnistia ma, appena uscito, si trova di fronte dapprima un esperto commissario di polizia, poco propenso ad ascoltare le idee riformiste del suo vice Mercuri, e quindi incline a ritenere che presto egli tornerà a delinquere, e, successivamente, viene avvicinato da Rocco, che lo attendeva all'uscita del commissariato insieme ad altri due scagnozzi, Pasquale e Nicola, incaricati dall'Americano, il loro capo, di avvicinarlo poiché egli ritiene che sia stato lui a fare sparire i dollari e, dopo averlo pestato, gli consigliano di andare a parlare con il loro boss, se non vuole che gli sia fatto più del male.

Ugo si reca alla stazione di polizia, dove sostiene di avere smarrito la carta d'identità e, dopo aver visto il volto tumefatto dell'uomo, la polizia pensa ad un pestaggio ma egli nega ed, in attesa di ricevere un duplicato del documento, trova alloggio in un modesto albergo della periferia ma, la sera stessa i tre ritornano, entrando nella stanza mentre si trova in compagnia di una prostituta e, dopo che questa viene allontanata, distruggono i mobili alla ricerca dei soldi, mettendo nella condizione Ugo di dovere pagare i danni ma egli non ha denaro e decide di chiederli a due amici: Don Vincenzo, anziano boss della mafia e suo nipote Chino, il quale gli presta i soldi ma si rifiuta di prendere l'amico sotto la loro protezione, nonostante i tre scagnozzi facciano irruzione nella casa, pretendendo i soldi di Ugo appena dati da Chino, venendo tuttavia allontanati dai due.

Ugo si aggira, apparentemente senza meta, per le strade di Milano, venendo seguito da un uomo con una giacca rossa, ed alla sera si reca in un night club dove lavora la ballerina Nelly, un tempo sua amante, salutando alcune persone che conosceva prima del suo ingresso in carcere, tra i quali il barista e suo figlio Luca; dopo avere passato la notte con Nelly, confidandogli di non avere il denaro, decide di incontrarsi con l'Americano, il quale gli propone una confessione spontanea in cambio dell'assenza di vendetta, ma egli continua a negare di possedere il denaro ed il boss sembra dargli fiducia, proponendogli di lavorare insieme a Rocco, non sapendo che la polizia ha iniziato a pedinarlo, al pari dell'uomo con la giacca rossa.

Nei giorni successivi la collaborazione prosegue e Piazza suggerisce al boss l'ipotesi che i responsabili del furto possano essere Rocco e Pasquale, presenti il giorno dello scambio, ed egli non respinge l'idea, iniziando a dubitare dei suoi uomini e decidendo di piazzare alcune bombe nelle consegne del giorno, causando diverse vittime, ed inoltre decide di eliminare Chino e Don Vincenzo, incaricando proprio Ugo, senza comunicargli i nomi dei bersagli: al momento dell'attentato tuttavia egli cercherà di impedirlo ma l'anziano boss resta ucciso mentre Chino riesce a darsi alla fuga ed Ugo verrà nuovamente picchiato per il suo comportamento durante l'azione. La resa dei conti arriva durante una festa nella villa dell'Americano: Chino vi giunge per vendicare la morte del nonno e lo uccide, e, nella strage che ne segue, uccide altri mafiosi, aiutato da Ugo, dopo che egli, inizialmente aveva finto di essere dalla parte del boss; Chino viene ferito e muore ma, un attimo prima di morire, capisce l'intento di Ugo che infatti, subito dopo, finalmente libero dal suo nemico, si reca in una casa in campagna a prelevare i 300.000 dollari rubati tre anni prima ma, mentre sta facendo ritorno a Milano, viene fermato dalla polizia.

Il funzionario che lo blocca sa che egli non può essere responsabile degli omicidi perché era fuori città, ma lo invita comunque a seguirlo alla stazione per accertamenti, dove nessuno si incarica di perquisire l'auto o di controllare la borsa lasciata sul sedile; nello stesso momento il commissario, contento del trasferimento del suo collega "buono" Mercuri, interroga alcune donne presenti nella villa al momento della festa, chiedendo loro se Piazza fosse stato presente ma queste, su ordine di Rocco, rispondono di no. Anch'egli infatti, al pari di Chino, ha compreso la strategia di Ugo e, prima che questi venga lasciato andare, Rocco, rimasto senza padrone, gli chiede di lavorare per lui, affascinato dal suo piano, ma egli temporeggia, rispondendo che rifletterà sulla proposta.

In realtà Ugo ha già deciso di lasciare Milano e, dopo avere telefonato a Nelly dicendogli di preparare le valigie, si reca a casa sua per invitarla a seguirlo a Beirut, facendogli vedere la borsa piena di dollari, ma, immediatamente dopo, Luca, che si rivela essere l'uomo con la giacca rossa che lo ha sempre seguito, entra nell'appartamento e Nelly gli urla di sparare ad Ugo, il quale, dopo essere stato colpito, sferra un violento pugno alla ragazza, e, dopo che Luca lo ha finito a colpi di pistola, compare Rocco, che aveva seguito Ugo dopo il rilascio dal commissariato, e, dopo averlo visto morto, uccide Luca sbattendogli la testa contro un tavolo ripetendo «Tu quando vedi uno come Ugo Piazza non lo devi toccare! Tu quando vedi uno come Ugo Piazza non lo devi sfiorare! Tu quando vedi uno come Ugo Piazza il cappello ti devi levare!», ma venendo arrestato immediatamente dopo dai poliziotti, nel frattempo sopraggiunti.

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